Con questo articolo cercheremo di chiarire le differenze tra “Stampa a trasferimento termico” e “Stampa termica o termica diretta” evidenziando vantaggi e svantaggi di entrambe le metodologie di stampa.
Iniziamo con il dire che quasi tutte le stampanti a trasferimento termico permettono entrambi i metodi di stampa; con la stampa a trasferimento termico (abbreviata TTR) viene utilizzata della normale carta, la quale viene stampata con un nastro di diversa qualità a seconda del supporto e dell’utilizzo che verrà richiesto. Questa stampa viene trasferita tramite una testina termica, da qua la definizione. Appare subito chiaro che i prodotti di consumo in gioco sono due: le etichette e il nastro di stampa (o ribbon).
Invece la stampa termica diretta utilizza una carta termica che viene impressionata dalla testina termica (esempio banale, come la vecchia carta fax). In questo caso si risparmia il ribbon.
Ci sono però delle fondamentali differenze, che a oggi fanno preferire comunque la stampa con ribbon, riducendo l’utilizzo della carta termica solo a specifiche applicazioni.
La differenza di costo viene quasi annullata dal fatto che la carta termica costa di più della carta normale, e la differenza è quasi equivalente al costo del ribbon. Costo etichetta TTR + ribbon = costo etichetta termica
le differenze che fanno comunque preferire la stampa ttr sono:
Riassumendo potremmo dire che a conti fatti le due metodologie di stampa si equivalgono dal punto di vista costi, a mio parere leggermente più economica è ancora la stampa ttr. Concludo dicendo che la stampa termica domina nel settore delle merci deperibili (insalate, prodotti freschi) e in alcuni settori della logistica.
Se volete approfondire il discorso valutando per la vostra attività quale possa essere la metodologia di stampa più indicata contattateci, sarà nostra cura valutare la singola situazione e consigliarvi al meglio.
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